La tortura per eccellenza utilizzata nell’antichità era la messa al palo . Poi avevamo liquidi bollenti, uso del fuoco, amputazioni, ruote, annegamenti, gogna,strumenti spinosi o uncinati con cui lacerare i volti. Ma la messa al palo era un’altra cosa…
Le donne appese per i capelli; i corpi degli uomini sospesi per una gamba o per entrambe, oppure per le braccia con pesanti oggetti ai piedi.
Buon Natale Yuri Chechi…
Nelle cosiddette “prigioni dei ratti” i fortunati venivano poi rinchiusi in celle umide e maleodoranti e aspettavano con ansia orde di ratti affamati.
Buon Natale Maestro Splinter…
Carcere di Abu Ghraib. Hooded Man. Aprile del 2004. L’ icona del dolore che ha fatto il giro del mondo.
Ve ne parlo sotto le feste perchè il cibo è buono e la pancia non si dimena.
Satar Jabar ovvero l’uomo incappucciato. Ovvero Cristo in croce. Ovvero sevizie e umiliazioni. Ovvero cavi elettrici alle mani e al pene. Ovvero la rivincita post Twin Towers.
Niente scherzi goliardici. Niente regali sotto l’albero. Ma tante trovate pubblicitarie. Magliette. Cappelli. Statuette. Murales. Libri. Copertine. Cartoline. Album. I Raq come I phone. La Marvel Studio. Il fumetto Black Phanter. Il film “Ghost of Abu Ghraib”. Botero e il 2005 senza toreri , donne nude, madonne e cardinali. La bandiera statunitense con cinquanta Hooded Men anzichè cinquanta stelline e tanti saluti.
Perchè accontentarsi ? In fondo “Thirty are better than one”.
Buon Natale 1963 con Andy Warhol…
E’ il 2 Maggio del 2011: crociata finita e tutti a casa.
Buon Natale Osama Bin Laden…
E’ il 23 Dicembre di ogni stramaledetto anno .
Ovvero la vigilia della vigilia. Domani nessuno ci farà caso. Come alla giustizia.
Buon Natale Hooded Man…