Siamo in un futuro post-apocalittico e la terra è stata devastata da una guerra nucleare, la razza umana sopravvive in piccoli villagi isolati. No, non stiamo parlando di “Ken il guerriero”, anche se l’aspetto dei cattivi è quello, ma del film del 1982 “I nuovi barbari”. Il regista di questo lavoro è Enzo Castellari amante delle pellicole con le date sul titolo, oltre a questo, noto anche come “2019: i nuovi barbari” (ambientato nel 2919) ha diretto anche “1990: fuga dal Bronx” e “1997: fuga da New York”. La trama è molto semplice: One, capo dei “Templars” (che hanno un rito di iniziazione molto ambiguo), vuole uccidere tutto il genere umano allo scopo di dominarlo (ma se li uccidi tutti come fai? Mah, lasciamo stare!), sarà compito di Scorpion, aiutato da Nadir (il tipico afro-americano burbero ma simpatico che faceva tanto cool negli anni ’80) sconfiggere i cattivi di turno. Il film è pieno zeppo di errori grossolani nelle inquadrature, e immagini buttate lì tanto per. Una nota particolare meritano i mezzi di trasporto: auto capaci di emettere il suono più orripilante esistente (dopo le canzoni di Gigi D’Alessio), simile a quando si vuole fare la 1000 miglia in prima, e udite udite, la prima macchina ad energia solare che sgasa. Altri oggetti di scena degni di nota sono le armi “esageratamente esagerate”: frecce che fanno esplodere il corpo del trafitto e pistole capaci di dar fuoco a cespugli. Make-up fatto male, pupazzi decisamente poco realistici, per non parlare degli stunt: capriole in aria che neanche la Cagnotto family dei tempi migliori. Durante la visione di questo film consigliamo di mangiare stinco di maiale, possibilmente in un trogolo, emettendo urla e suoni fastidiosi ma soprattutto immotivati.
P.S. Se volete rimorchiare una tipa, da ora in poi chiedetele se “pratica il servizio di de-concetrazione”, Nadir insegna!