La Svezia è sinonimo di garanzia, e non parlo di mobili Ikea: da molti anni è infatti una culla musicale che sforna numerosi (ed ottimi) fenomeni in generi che vanno dal pop al metal. Ed è, non a caso, la patria degli Immanu El, emergente gruppo indie/post-rock formato da liceali dell’area di Gothenburg . Immanu El? Post-rock? Solo un ascolto attento e non superficiale di They’ll come, they come, primo full-lenght datato 2007, può chiarire qualche punto interrogativo.
I primi minuti della traccia apripista Under Your Wings I’ll Hide sono il loro biglietto da visita: le note di una chitarra che si disperdono nell’aria, la voce suadente del vocalist, e costanti contrasti sonori (guidati da 2 chitarre, basso, piano e batteria); queste sono le caratteristiche che ritroviamo nelle restanti tracce dell’album, melodiche, mai prolisse. Sebbene i testi abbiano evidenti riferimenti religiosi (come il nome ebraico del gruppo, del resto: ‘El’ -Dio- e ‘Immanu’ -con noi-), non è possibile circoscriverli ad un tema in particolare. Tra ritmi lenti e onirici (Home, Panda) e crescendo sonori (Astral Days, Kosmonaut) vengono delineati i confini di una dimensione fantastica, fatta di spazi aperti, armonia e malinconia.
They’ll come, they come, per chi ama perdersi negli immaginifici meandri della musica, risulta essere un album interessante, al quale vale la pena dare una chance. Se invece credete che la musica sia solo una casuale colonna sonora, passate oltre.