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Masonna: Noise made in Japan

Oramai siamo come Vice Magazine (non è vero ma tanto non ci querela nessuno) ci arrivano le segnalazioni anonime del tipo “Dategli un’occhiata, secondo me può interessarvi”. E così è stato!

MASONNA – Mademoiselle Anne Sanglante Ou Notre Nymphomanie Auréolé

Il Giappone si sa, è avanti ere geologiche rispetto a noi. Il culto per il corpo, lo sdoganamento di ogni tabù, l’ultima tendenza (che sia essa il Taylor Swfting il Faith Hilling, o postare Requiem per gente deceduta il giorno prima) tutto in Giappone urla, “Ci siamo arrivati prima noi”; pure gli spaghetti. Ma lì è tutto da vedere musi gialli!
Il Noise è un genere musicale che a Tokio e dintorni (non fa i miliardi$$ ma…) piace. Io sinceramente (per il momento) non mi ci vedo ad ascoltare sintetizzatori, fisarmoniche e chitarre elettriche portate al massimo fino a far sanguinare le orecchie; tuttavia sono stato costretto a farlo (per curiosità e senso del dovere).

Yamazaki “Maso” Masonna è uno che col noise c’ha fatto i soldi, uno che gira il mondo esibendo roba come quella nel video. Uno che, se fossi gay, ti piacerebbe proprio tanto portare a casa e presentare ai genitori.

Ora si apre il dibattito: ci sono due interpretazioni. Anzi tre.

1- Masonna è un coglione che crede di fare arte. In realtà si contorce come un ossesso per decine di minuti, sudano urlando, sputando, ferendo il pubblico e se stesso. Quando si guarda allo specchio vede l’anti-Madonna, la Reincarnazione di Charles Manson e il Dio del rock, UNO e TRINO; e si sbaglia di grosso.

2- Masonna sa di essere un coglione e ci prende tutti per il culo.

3- Masonna involontariamente incarna l’ossessione nipponica per gli USA e l’occidente intero. Le sue urla, la sua frenesia sensuale, fisica, potente ed ancora il non-sense, la malsana emulazione, il cattivo gusto, tutto è  sintesi ideale per un Giappone insieme pacchiano e meraviglioso, perennemente al centro di  una crisi di identità che è manifesto di una intera generazione.

A voi la scelta.
In ogni caso abbiamo scoperto il meraviglioso mondo del noise nipponico; noi cercavamo di evitarlo, ci abbiamo provato, ma ci è caduto tra le braccia.

Se in Italia qualcuno avesse voglia di dedicarsi a questo genere ce lo faccia sapere, veniamo a vedervi, se il biglietto costa poco.

Vi lasciamo alle immagini di “LIKE A VAGINA” palese riferimento, in chiave supertrash, alla hit di Madonna. Buon Ascolto.

http://youtu.be/hDNGdp_CAmk

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About E. A. Paul

Un mattino, al risveglio da sogni inquieti, E.A.Paul si trovò trasformato in Enrico Beruschi
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