Esistono delle pellicole il cui nome ci ricorda qualcosa, probabilmente perché qualcuno dei nostri amici ce ne ha parlato: il film di cui voglio parlarvi oggi è uno dei peggiori film di cui abbia mai sentito parlare, e dopo averlo visto ho capito il perché. “Iago” (2009) di Volfango De Biasi (nooooooo! Di nuovo lui no!) con Nicolas Vaporidis e Laura Chiatti.
Iago, studente di architettura che vive con la zia, è follemente innamorato di Desdemona, figlia del rettore della sua facoltà (il prof. Brabanzio). Iago vede i suoi sogni d’amore infrangersi all’arrivo dalla Francia di (immaginate un po’) Otello; strano ma Iago cercherà di vendicarsi nei suoi confronti portando contro di lui sia Desdemona che Cassio, grazie anche all’aiuto dei suoi amici Emilia e Roderigo.
Verso metà del film, dopo aver esclamato per molto tempo “ma che c***o di nomi di merda hanno?”, mi sorge un dubbio, quindi armato di spirito di volontà (no, non è vero, volevo fare una pausa da questa boiata) ho confermato il mio dubbio; “Iago” è la rivisitazione in chiave moderna (anzi, “post-moderna”, come dice wikipedia) dell’ “Otello” di William Shakespeare, in cui Otello, il moro, fa di cognome Moreau (che si legge “morò”…).
Il film è ricco di scene assolutamente a caso, fuori da ogni possibile logica: amiche che, nella speranza di farti concludere il tuo piano, trombano con chi vuoi tu a comando, doppiaggio di Otello (interpretato da Aurelien Gaya) fatto malissimo e dialoghi che, oltre a non servire assolutamente niente, sono stupidi, ma veramente stupidi, che ancora ripensandoci mi chiedo se effettivamente non esistevano modi migliori per allungare questa pellicola.
Una delle cose che mi ha lasciato più perplesso è stato il finale in cui, dopo aver montato un casino mondiale con la storia del fazzoletto, dopo che aveva fatto litigare tutti con tutti, dopo che è stato scoperto il suo piano, dopo che Desdemona lo disprezza, perché per puro egoismo ha montato questo casino, dopo che Emilia ammette a Desdemona di essere una stronza… Iago e Desdemona vanno a letto assieme (senza che prima tra i due ci sia mai stato nulla, era “amore platonico” da parte di Iago), e devo dirvi che mi ricordavo il finale di Otello un po’ diverso….tipo che morivano tutti…tipo…
Questo film è noioso, lento, brutto. Vi sconsigliamo vivamente la visione, anche perché (confermo personalmente) quell’ora e tre quarti scarsa di film sembra interminabile, ma se proprio volete farvi del male, vi consigliamo di accompagnare questo film con del “fegato alla veneziana”, visto che il film è ambientato (come l’opera) nella città veneta, e vi farà – come si dice dalle mie parti – il “fegato amaro”…
Motivi per cui avrei catalogato questo film come trash senza neanche doverlo guardare:
1) Iago PIU Desdemona, a ricordare quel Romeo PIU Giulietta che ebbe ben altro successo
2) Nicolas Vaporidis, che non esiterei a definire la risposta italiana a Di Caprio. Noi italiani abbiamo sempre questa cosa qui: gli americani fanno una domanda e noi rispondiamo a cazzo. Tipo Fazio che è la risposta italiana a Letterman o i RIS che sono la risposta italiana a CSI, Renzi è la risposta italiana a Obama, Bossi è la risposta italiana ad un vecchietto che dà da mangiare ai piccioni al Madison Garden. Queste sono le nostre risposte italiane e direi che noi italiani non siamo preparati e ce ne torniamo al banco con un 4, perché almeno non abbiamo fatto scena muta.
3) Tiscali. Nessun film serio ha un sito su Tiscali.
Però magari qualcuno mi avrebbe potuto convincere a guardarlo comunque perché "non si può mai sapere" e invece grazie a TMS che l'ha visto per me, ora so e lo eviterò come la mortadella con le fragole (un altro accostamento che penso sia osceno, ma aspetto la conferma di TMS)
Diciamo che “Iago” e fragole+mortadella sono osceni, più o meno, allo stesso modo…