(ndr) Non abbiamo mai parlato di programmi TV, questa è un’eccezione. “Gazebo” è metaTV, è un prodotto in tutto e per tutto figlio del web; forse il primo a staccarsi così nettamente dai canoni del tubo catodico, e in quanto tale è degno di nota.
Dal Teatro delle Vittorie, in compagnia del fumettista Marco D’ambrosio detto Makkox, del giornalista Marco Damilano, del gatto matto a pelo lungo Roberto Angelini e del trombettista Giovanni Di Cosimo va in onda Gazebo, programma televisivo (<<pure se non sembra>>) di Diego Bianchi in arte Zoro, regia di Igor Skofic quello de Fascisti su Marte, per capirci.
Attualità, video-inchieste, satira disegnata, notizie dai pianeti ipotetici: facebook e twitter.
Un programma anzi ER PROGRAMMA DE TUTTI. Costruito un po’ ppe’ vorta. Leggero. Rosolato nello strutto della politica. Come l’ abbacchio alla cacciatora che t’ha fatto mamma tua. Che non riesci mai a digerire, ma che te magni sempre. Zoro passa in rassegna i vari Gargamella, Burlesconi.69, V per Vendetta e molti altri. Le sue memorie di viaggio pre e post elezioni sembrano caricaturali. In realtà è tutto vero. Quello che ascoltate è uscito veramente dall’ ugello di chi ci rappresenta o spera di farlo prossimamente. Gente che ha vinto anche se ha perso. Gente che ha straperso. Che in fondo pare abbia pareggiato. La nuova politica insomma. Quella del futuro. Politica da 1×2. E palla al centro.
Domenica alle 23.40 su Raitre. E se scrivi fregnacce su twitter, ci vediamo forse.
E se perde ‘A MAGICA non se ne fa niente!
p.s
A RAMBO BUTTA ‘A FASCETTA. ARRIVA ZORO!