Ormai ci ho preso gusto ad intervistare blogstar femminili che parlano di sesso e che poi non me la danno. Così un mese fa ho intervistato miss Vagina, proprietaria del blog MemorieDiUnaVagina, autrice dell’instant e-book Arbeit Macht Frei – Storie di una Taranto non detta. Dopo la mia intervista, Tea si è fidanzata -e non con me. Quindi, spero di portare sfortuna anche a Vagina.
Tu hai un blog seguitissimo e io no. Penso di aver sbagliato tutto dall’inizio. Tu come hai cominciato?
Ho iniziato Memorie di una Vagina perché era finita l’ennesima relazione. Ho iniziato a scrivere, ma pensando che non mi avrebbe mai letto nessuno. Avevo un altro blog su stagismo e precarietà, poi son passata a miglior contratto e ho iniziato a trascurarlo. Non pensavo avrei avuto più successo parlando delle mie cose. In realtà non volevo neanche che persone che conosco mi leggessero, ma quando leghi il tuo blog a Facebook si sbottana tutto. Questo a volte mi limita, a volte me ne sbatto, ma di solito non posso lasciarmi andare ed essere troppo hard core.
Come va con i molestatori? Ne hai? E di che tipo?
Ci sono, ma non sono tantissimi in realtà. O sono io che non do particolare corda, anche perché non ho tanto tempo per intrattenere rapporti epistolari. Sicuramente ho dei detrattori e sono uomini. Ho il mio tipino di riferimento che è lì, affezionatissimo, che per mesi mi ha insultato nella pagina Facebook. C’è un sottobosco terribile di troll che uno si chiede: ma questi nella vita che fanno? Va benissimo la critica, va benissimo piacere o non piacere, ma io non ho un programma in prime time su Canale 5, non sono pagata, io ho un blog che è là, non entro in casa tua per caso, sei tu che vieni a cercarmi, non cercarmi se non ti piaccio, no? Ci sono alcuni che ho bloccato su Facebook e allora sono venuti a cercarmi sul blog e ho dovuto mettere la moderazione. Uno mi ha scritto dicendomi “non mi interessa se mi moderi, basta che lo legga tu! sei una cretina cicciona schifosa”.
A suo modo è una dichiarazione d’amore!
Infatti io ora li screenshotto e li condivido tra Facebook e Twitter.
Secondo me potresti aprirci una galleria a Milano! Tanto ormai, con tutto quello che c’è in giro. A questo proposito, cosa ne pensi della situazione dei trentenni milanesi?
Io non ho ancora trovato una categoria che si salva, in effetti. La situazione è davvero problematica, da questo punto di vista. Ma è un problema mio, è da un po’ che non mi capita di incontrare una persona che davvero mi piaccia. Un po’ si ha la sensazione che i migliori siano stati presi. Siamo culturalmente predisposti a suddividerci per moduli di due! Ne parlavo con una mia amica -figa-, che ha la nostra età, lei è di Milano, nata e cresciuta qui, e lei non ha mai avuto un fidanzato milanese, né ha trovato qualcuno che ci provasse con lei negli ultimi tipo sei anni. E questa cosa mi ha fatto pensare: com’è possibile?
Da tempo sostengo che fingere l’orgasmo sia dannoso, perché lascia gli uomini inetti al sesso ma convinti del contrario. Cosa ne pensi?
Io non fingo. Io guido. E dove voglio arrivare, arrivo. Mi ci faccio portare. Ti faccio pure sentire fico per avermici portata. Quanto alla patente per gli orgasmi sì, l’ho presa. Guidare mi piace. Anche essere guidata, talvolta. Del resto, spesso l’incapacità maschile è il contraltare della mancanza di consapevolezza femminile. Non seccarti se non ti fa godere se tu ancora non hai capito se hai il punto G, come dire.
Per questo servirebbe la masturbazione.
Serve! Fa bene, ti dà consapevolezza, ti fa scoprire delle cose che viceversa non scopriresti, e questo è un beneficio per tutti, perché conosci il tuo corpo, impari cosa ti piace e cosa no. C’è un grosso lavoro di sensibilizzazione su questo argomento. C’è anche tutto il discorso dei sex toys. Voi uomini avete una ritrosia, entrate in competizione con un pezzo di gomma! Ma non siamo noi quelle competitive?
Sono completamente d’accordo. Io penso che i vibratori dovrebbe passarli la mutua!
A questo proposito, il 9 maggio ci sarà la VagiNight. È una soirée per un’asta benefica di sex toys alla Maison Milano. Il ricavato dell’asta verrà devoluto alla LILA (Lega Italiana per la Lotta all’Aids) di Milano. Lo sponsor è Condomia, che mi ha inviato una quindicina di prodotti, con varie fasce di prezzo, tra cui una fornitura di 144 preservativi che potrebbe interessarti (eccome se può, n.d.M). Ho scoperto che esiste addirittura un giocattolo che simula la fellatio!
Quindici prodotti mi sembrano pochini.
Per chi non riuscisse a partecipare all’asta, sto manualmente assemblando i vagikit che conterranno materiale informativo di LILA, preservativi, femidom (i preservativi femminili, n.d.M). I femidom sono scomodi, ma purtroppo i ragazzi sono idioti e non vogliono il preservativo. Basta che una sola delle loro amanti abbia anche una semplice e comune candida ed ecco che subito tutte hanno la candida.
Ultimamente nel tuo blog parli spesso della nostra generazione e dei problemi che incontra.
Noi siamo la generazione che ha dimostrato che non si può fare tutto. Io sono andata via a 19 anni e per me è un costo emotivo andarmene. Abbiamo intrapreso percorsi nel nome di autentici falsi miti sociali. “Studia perché poi diventi indipendente”. Siamo cresciuti pensando che il mondo stesse aspettando noi, con il tappeto rosso e la nostra ventiquattrore, abbiamo ricevuto grandi aspettative. Noi abbiamo studiato per non finire alle poste (per dire) e ora la maggior parte di noi ci metterebbe la firma. Lavoriamo il doppio per guadagnare la metà ed è una vita davvero difficile. Conosco ingegneri, laureati con 110 e lode, in tempo, che perdono il lavoro. Se io volessi pensare di avere una famiglia, con il tipo di vita che faccio ora, sarebbe impossibile, non ho mia madre vicino che possa aiutarmi con i bambini. Ma come siamo arrivati a parlare di questo?! Stavamo parlando di cazzi di gomma!
Torniamo alla patata allora: depilata o anni ‘70?
Io non mi depilo tutta, nonostante certi psicopatici che dopo l’amplesso osano dire “la prossima volta però ti depili tutta”. Ma in quel momento tu non dovresti pensare ai miei peli, ma solo a soddisfarmi! Io lascio una memoria di ciò che la natura vorrebbe ci fosse. Sono ordinatissima e curatissima ma no, tutto quanto non lo tolgo. Ormai però fa senso vedere una vulva pelosa, un po’ come le ascelle.
Che poi, non mi pare che le patate glabre spingano molti al cunnilingus.
Il cunnilingus è un mondo a sé. Innanzitutto, si sente moltissimo quando qualcuno lo fa con trasporto e spregiudicatezza e quando invece lo fa per doverlo fare. Poi, anche qui molte ragazze si tirano indietro, e la cosa mi lascia molto perplessa. C’è chi mi dice “io non me lo faccio fare perché ho paura dei miei odori”. Ma no, tu così tagli via una parte importante della tua sessualità per una tua insicurezza che non risolvi, che il tuo compagno non risolve e rinunci ad una cosa meravigliosa.
Ultimamente molte donne stanno scoprendo ed esplorando l’erotismo grazie a romanzi di dubbio gusto.
Anche qui c’è da fare una distinzione. Io capisco l’adolescente che legge i libri tipo “50 sfumature”, per scoprire il proprio corpo. Mi preoccupa più che la 27enne o la 50enne ne abbiano bisogno. Ma non è un fenomeno nuovo, anche gli Harmony -che lessi quando ero pre-adolescente- sono dignitosissimi porno per casalinghe.
Anche gli uomini comunque hanno i loro problemi di scoperta del loro corpo. Quando si parla di “dito in culo” da ricevere, fuggono scandalizzati.
Io sono cresciuta con un uomo-mentore sessuale che non lasciava che nulla si avvicinasse al suo antro, perciò sono cresciuta col dogma “agli uomini non piace”. Qui a Milano invece alcuni uomini esprimono questo desiderio, addirittura uno mi chiese di penetrarlo con un vibratore. Lì non ce l’ho fatta. Quello si era pure messo in posa! Però penso ci voglia un po’ di confidenza, in entrambi i sensi, c’è bisogno di una certa complicità mentale. Ma in generale sono dell’opinione che non ci dovrebbero essere limiti, io non credo al “no, questo non lo farei mai”, a parte per alcuni estremi assoluti.
Scrivi di tutti gli uomini con cui esci?
Su alcuni glisso elegantemente.
Sei felice?
Quasi mai. Ma sono fatta così
'sta donna mi fa morire, sinceramente. Ha solo 27 anni… Mi è stata lasciata in eredità. Eternamente, ringrazio.
fantastica come sempre ^_^