Dell’ artista Silvio Benedetto si possono dire tante cose.
Ci sono diverse notizie che invadono il web.
Filmati meravigliosi da spulciare in tutta tranquillità. O magari nel caos più totale, chissà.
Un giornalista cinico ve ne avrebbe parlato con la sapienza di uno scienziato.
Un suo collega più timido, filo-romantico, forse finocchio, avrebbe aggiunto una frase ad effetto sul finale e voi avreste esclamato :<<caspita questo giornalista, che bravo!>>.
Niente applausi perfavore. Semmai fischi dalle nostre parti.
E allora iniziamo dalla fine. Da quella frase ad effetto.
Silvio Benedetto durante l’intervista dice: “non esistono opere brutte o belle , ma brutte quelle che mentono” .
Noi ignorantelli di trashicmagazine, proveremo allora a non mentire, considerando quel che diciamo come un’opera incompiuta.
Un misero elaborato a cui aggiungere una vostra idea.
Come quando si legge una poesia e ognuno la immagina a suo modo.
La nostra verità è l’unica premessa.
Di scientifico diremo solo che Silvio Benedetto è nato a Buenos Aires il 21 marzo 1938.
Dell’ intervista che è stata realizzata ad un vecchio saggio, dalla lunga barba bianca e un paio di occhiali da sole neri sopra al naso .
Alla meno peggio. Con porte aperte. Traffico in sottofondo. Trillo del telefono e molto altro.
Una discussione tra amici.
Vera, appunto.
Proviamo allora a dirvi chi è per noi Silvio Benedetto.
E’ un poeta sincero che predica la verità.
Un pittore ed uno scultore dell’anima.
Un giullare argentino dal cuore per metà siculo.
Un nobile artista di strada . Della gente.
Un filosofo d’altri tempi in cerca di risposte.
Che si definisce mummia quando gli dedicano un museo alle gole dell’Alcantara.
Che tende la mano ai giovani.
Che si mette in gioco sempre e comunque.
Che non dispensa consigli perchè è il primo a non volerli.
Perchè ha la fortuna di essere un gigante inconsapevole.
Ma queste sono solo sensazioni .
Immagini che vi giungono ad intermittenza.
Voi non fateci caso.Perdonate la nostra insolenza.
Al più ascoltate quello che dice.