Essere scettici.
Le previsioni del tempo sono una perdita di tempo.
Dicono cazzate come l’oroscopo e gli istruttori di wind-surf.
Piove e non ricordo cosa dovevo comprare.
Così valgo meno di niente.
Meno di un metereologo parafulmini del cazzo che inzuppa il suo biscotto contro-vento.
Apro l’ombrello sotto casa e una macchina mi vomita acqua sui pantaloni a 80Km/h.
Chiudo l’ombrello.
Mi si rompe l’ombrello perchè c’è anche vento.
Faccio il gesto dell’ombrello.
E su per le scale ad asciugarmi i pantaloni e a cambiare ombrello.
A svuotare la scarpa giallo-moscio-camoscio.
A prendere l’impermeabile grigio topo.
Dopo vado veloce.
Cerco le chiavi.Trovo le chiavi. Sono quelle che cerco.
Scordo su l’ombrello n.2.
Scendo comunque.
Lascio in garage la macchina e prendo lo scooter.
Non una grande idea se pensi all’acqua che batte, un’ottima idea se consideri il traffico da evitare.
Arrivo a lavoro con un ritardo di 52 minuti che vuol dire un’ora.
Il grande-capo dice HAUGH che vuol dire CIAO in bergamasco.
A me da una pacca sulla spalla e alla segretaria una pacca sul culo.
Faccio finta di niente non è il mio culo.
Poi il capo le ricorda di sistemare le carte del suo ufficio in ordine alfabetico.
E lei corre subito nel suo ufficio.
Suo di lui. L’ufficio del grande-capo. I
Un film di Tarantino…
Qualcuno ne parla. Qualcuno ridacchia. A me non frega.
Passati 30 minuti .
Cioè mezz’ora.
A questo punto Laura dovrebbe essere già arrivata alla ‘p’ di pompelmo-pompino-pomposo.
La Laura segretaria lunatica laureata in lingue.
Meglio annaffiare allora.
Mi prendo cura di una piccola pianta bonsai .
Piccole soddisfazioni. Piccoli amori . Gioa mono-dose .
Lo stare bene deve essere porzionato.
Preso a gocce come uno schifo di sciroppo.
Lo diceva anche un filosofo.
Poi è morto.
Strizzo le punte dei pantaloni ancora sudici e ci riempio un bicchiere. Quasi due. Il secondo è mezzo vuoto.
Poi Laura esce dall’ufficio.
Trentanove minuti dentro l’ufficio.
E’ leggermente pallida in viso.
Si nota perchè ha le lentiggini super-mega-pixel che le colorano la faccia .
Poi siede e mangia del pollo.
Mi ricordo adesso.
Devo comprare uno spazzolino.
(…)