Lettera 22

CONFEDERATIONS CUP: DAY 4

quote prese da diretta.it . Molti bookmakers non accettano scommesse su Spagna-Tahiti

Ieri hanno vinto tutti. Hanno vinto Messico e Giappone. Vittoria morale, nonostante il risultato dica tutt’altro. Giocare alla pari contro Brasile e Italia non è roba facile. L’unico difetto delle due squadre è non aver calcolato al meglio le variabili Neymar (per il Messico) e sfiga (per il Giappone).
Hanno vinto Brasile e Italia, perché hanno fatto almeno un gol più degli altri e portano a casa tre punti nonostante abbiano giocato peggio, molto peggio, degli avversari. Però quel che conta alla fine della fiera sono le vittorie, non il gioco espresso.
Hanno vinto i manifestanti, che daje e aridaje riescono ad annullare il rincaro dei trasporti deciso dal Governo. Ora potrebbero protestare contro le spese affrontate, ma il participio passato che ho appena usato indica l’impossibilità di farsi rendere i soldi. Ormai è andata, ricordatevelo alle elezioni al limite.

Oggi torna in campo il gruppo B con Nigeria – Uruguay e Spagna – Tahiti. Il capitano degli oceanici ha detto che spera di prendere meno di sei gol e che se difenderanno con ordine ce la faranno. Sì, ci credo anche io. Certo, ne hai preso sei dalla Nigeria e tre da uno che gioca in Serie B italiana, avete una difesa che se chiamassi quattro amici giocheremmo meglio, non avete idea di che sport sia e quali siano le regole, ma io credo in voi. E come me ci credono anche i bookmakers, che quotano “altro” come risultato finale (in pratica una delle due squadre fa almeno cinque gol) 1.05. In pratica puntate 10€ e vincete 50 centesimi.

Giusto per la cronaca, il risultato finale “altro” di Nigeria – Uruguay è quotato 22. Ma questa è tutta un’altra partita; entrambe le squadre sanno qual è lo scopo del gioco, sanno cosa si può e non si può fare. Questa sarà molto più simile a una partita di calcio che a un allenamento attacco contro qualunquecosasiaTahiti. In teoria dovrebbe vincere l’Uruguay, perché la Nigeria è veramente poca cosa. Una squadra che prende gol da Tahiti quanto bene potrà marcare Cavani e Suarez? Ad ogni modo chi vince tra le due passa in semifinale. Con un pareggio sarebbero comunque avvantaggiati i sudamericani, a cui basterebbe vincere con più di cinque gol di scarto contro la corazzata Tahiti e sperare che la Nigeria non faccia punti contro la Spagna.

Qualche mese fa Joey Barton (se non lo conoscete – e probabilmente non lo conoscete – cercatevi due video su youtube e il suo profilo twitter per capire il personaggio) paragonò Neymar a Justin Bieber, bravo solo su youtube e una fighetta nella realtà. In realtà senza la fighetta probabilmente il Brasile non avrebbe mai vinto contro il Messico. Certo, si lancia a terra ad ogni minimo contatto e resta giù come se gli avessero sparato dalle tribune, talmente simulatore che José Altafini in telecronaca disse “Neymar deve aver investito in un’azienda di barelle: è sempre in terra”. Ma il ragazzo è un fenomeno vero, capace di vincere praticamente da solo contro i messicani. Sigla l’1-0 con un altro gol banale, bissando quello brutto fatto all’esordio. Poi, a tempo praticamente scaduto, serve l’assist del 2-0 a Jo (altro bis, ma lui i gol li fa a porta vuota o quasi) dopo un azione personale che vi consiglio di andare a vedere. Provo comunque a descriverla: agh agh agh fuori tempo massimo. Guarda cosa facciamo Ne Neymar, guarda cosa fa. Ahvia ha lalucidhia dheh-la aludichia dheh di vedere Jo in mezzo all’aria che inconclude di destro, però tutti vanno ad abbracciare Neymar. Più o meno eh.

Quando tutte le persone normali andavano a letto, l’Italia scendeva in campo contro il Giappone. Per tutti quelli che non hanno potuto guardare la partita e che si domandano “chissà come ha giocato l’Italia” rispondo io: male, talmente male che per un momento ho pensato fossimo Tahiti. La vittoria più immeritata della storia contro un Giappone che sembrava il Brasile. Il momento più basso è stato quando tutto lo stadio gridava “olè” per ogni passaggio dei giapponesi. Roba da uscire dal campo e cercare un altro lavoro. Alla fine vinciamo 4-3 una partita che dopo 25 minuti perdevamo 2-0. A cavallo tra la fine del primo e l’inizio del secondo tempo ribaltiamo tutto grazie a De Rossi, a un autogol e all’arbitro che ci da quello che è probabilmente il rigore più scandaloso della storia della Confederations, roba che al confronto quello dato a loro che è valso l’1-0 è solare e cristallino. I nipponici però stanno meglio e giocano meglio, trovano il gol del 3-3 (di testa. Abbiamo preso gol di testa dal Giappone) e prendono 17 pali, 11 traverse e 16 salvataggi di Buffon. A cinque minuti dalla fine Giovinco segna il gol del definitivo 4-3 con cui rubiamo la partita e voliamo in semifinale. Qualcuno ha paragonato questo 4-3 al 4-3 contro la Germania, ma si sa che la mamma degli idioti è sempre incinta. Va fatto un plauso alla splendida coppia Stefano Bizzotto – Beppe Dossena, telecronisti imparziali e obbiettivi, capaci di dire che l’Italia stava giocando bene a inizio partita, nonostante il Giappone in campo facesse quello che voleva e ci stessero ridicolizzando. Poi, sul 2-0 per loro, hanno capito che forse si poteva anche giocare meglio. Sul rigore dato ai nipponici si sono indignati gridando al complotto, mentre quello dato a noi “forse si poteva anche non fischiare”. In realtà quello fischiato agli asiatici era dubbio, quello dato all’Italia rappresenta la morte del calcio. Bravo anche Buffon, che “intuisce il rigore ma non riesce a prenderlo”, quando in realtà si butta quando Honda sta già festeggiando. Che servizio pubblico, che Rai.

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About Allorio

Ama lo sport, ma non viene granché ricambiato e, probabilmente, se chiedeste a Lui (lo sport) direbbe che non si sono mai visti. Nasce a Cagliari, dove capisce che a scrivere se la cavicchia, mentre a scrivere stronzate è proprio un fenomeno. Bisogna solo stabilire se è merito suo o colpa della pochezza di Cagliari. Cresce artisticamente a Quartu Sant'Elena e questo di per sé fa già molto ridere. Quasi maschilista, quasi sessista, quasi una persona pessima.
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3 thoughts on “CONFEDERATIONS CUP: DAY 4

  1. Io ne approfitto di dare un tributo ad un giocatore giapponese in particolare…Mike Havenaar…il nome poco nipponico sembra condurre ad un protagonista di holly e bnki

  2. scusate il cell mi rompe la minkia…stavamo dicendo.,e benji in realtà si tratta dell unico tra i giocatori giapponesi alti 194 cm di mama e papà olandesi(qst ultimo era portiere in japan inteso cm portiere di una squadra) in sostanza senza okki a mandorla!si fa notare per un passaggio alla cesar prates e un fuorigioco(ke nn c era) in pratica il Caracciolo di Zac

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