Schifo.
Che schifo il mio tavolo !
Ci sono una ventina di birre urinate scadenti doppio malto.
Smalto rosso. Due bicchieri alla nicotina in acqua giallastra .
Uova dappertutto.C’è un cimitero delle uova. Marce e strapazzate. In camicia. Alla Cock . Sode. In insalata .
Tovaglioli allo sperma.
Sandwich multistrato, tonno e mayonese che sembra altro sperma. Fagioli borlotti a quantità industriale.
Riso al curry compatto che ci puoi costruire la Muraglia Cinese.
I bordi neri di una dozzina di pizze con cui arrangio delle piccole case per extra-comunitari e altri morti di fame.
Medicine al cortisone che mi fanno urinare al profumo di cocco .
Lattine private delle linguette che mastico come chewingum .
Odore di vagina dappertutto.
Croccanti per il cane dappertutto.
Un perizoma mestruato che vale un Oscar dappertutto.
Burro d’arachidi. Frutta secca.
Una tagliere di legno alla cipolla che se gli strofino sopra un paio di pomodori posso farci il soffritto.
Tette.
Ancora tette.
Riviste con tette.
Pagine ritagliate con tette.
Tette enormi che appiccico ovunque.
Ho il soffitto pieno di tette.
C’ho anche fatto una canzone dal titolo “Tette sopra i tetti“.
Fa così :
“Tette sopra i tetti erano tante : erano tette poi diciassette poi ventisette poi trentasette…”
Deve essere il latte.
Siete mai stati in Grecia?
No, Santorini e quelle robe per checche in vacanza.
Intendo la Grecia vera.
Povera e in salute.
Dove alle donne crescono prima le tette e poi i denti da latte.
Alcune hanno anche i baffi.
Sulle tette.
Un po’ di peluria che non guasta.
Come quando si lecca la fica e i peletti vi rimangono tra gli spazietti dei denti come grasso di pancetta coppata.
Una goduria.
Così adoro il mio soffitto greco che un giorno mi darà il latte se Dio vuole.
(…)