Ci sono varie attività che segnano la vita dell’universitario: le nottate a studiare prima di un esame, i giorni passati in biblioteca, l’inversione del proprio ritmo cicardiano per potersi tuffare sui libri con maggior tranquillità, sì ok… ma il vero marchio di fabbrica è l’elevatissimo numero di feste alle quali si partecipa (o ci si imbuca) e il relativo quantitativo di alcolici vari (dalla birra del discount che sa di gengive, ai cocktail più disparati) che vengono ingurgitati mensilmente, con relative sbornie e postumi del giorno dopo. Personalmente ho accumulato parecchia esperienza ed ho provato svariarti metodi per attenuare tutti gli effetti da “giorno dopo”, ed oggi, sulle pagine di Trashic Magazine, voglio condividere con voi le migliori tecniche per evitare quel maledetto mal di testa e quella sensazione di stomaco sottosopra manco fosse passato Taz.
L’aspirina prima di andare a dormire – Se ti ricordi dove tieni le aspirine, e riesci a prenderne correttamente una prima di andare a dormire, allora non sei ubriaco, mi dispiace. Tana. Metodo farlocco.
Far colazione con un superalcolico – È disgustoso; non c’è nulla di peggio della bocca impastata di Long Island per farsi un Mojito, oltretutto, anche se il post-sbornia è meno problematico (bere rimette in funzione il fegato che ricomincia a smaltire le tossine quindi alcuni effetti sono alleviati), esso dura di più perché è maggiore l’alcol da smaltire. Conclusioni: è un po’ come cercare di abbattere un muro utilizzando mattoni: alcuni ci riescono ma non è per tutti.
Mangiare pane e salame – Questo metodo è valido, perché questi due cibi, grazie ai loro carboidrati e grassi, aumentano la glicemia nel sangue, permettendo un più rapido smaltimento delle tossine. Il problema di questo metodo nasce dal fatto che con lo stomaco così in subbuglio, mangiare queste cose, soprattutto il salame, porta ad un elevato rischio vomitarello.
Sfondarsi di roba fritta prima di uscire – questo metodo è ottimo! Infatti l’olio contenuto nel cibo fritto forma all’interno una specie di “tappo” nello stomaco che rallenta pesantemente la salita dei fumi dell’alcol dando al corpo maggior tempo per smaltire le tossine in condizioni fisiche accettabili. Se poi, sicuri di questa maggiore tolleranza, berrete molto più del solito però (provandoci la vostra idiozia) potrebbe presentarsi uno spiacevole effetto “breaking the wall”: vomitarella ed un colpo di ariete alla testa che non dimenticherete facilmente (true story).
Mangiare pizza e Cola – Anche se sembra una stronzata non lo è assolutamente! La pizza è un integratore di tutto quello che si è perso sudando/sboccando/evitando di mangiare per sbronzarsi prima, e l’effetto del vomito viene fortemente alleviato dalla Cola che è (come può confermare ogni amico medico) un anti-pucotico, cioé arresta la nausea. All’efficacia di questo metodo si contrappongono due effetti negativi; il primo è legato alla caffeina della cola che aumenta la diuresi e la conseguente disidratazione, mentre il secondo è legato al fatto che non so quante pizzerie troverete che vi consegnino una pizza di prima mattina.
La pennica tra i bicchieri – Questo lo ammetto, è uno dei miei metodi preferiti! Se volete bere parecchio una strategia ottima è quella di dormire 20-30 minuti ogni qual volta si iniziano a sentire i fumi dell’alcol salire in modo da dare dei piccoli reset al corpo; senza dubbio ci si perde (buona) parte della festa, ma almeno si riesce a tornare a casa sulle proprie gambe.
Il ciclo dell’acqua – Il metodo definitivo! Prima di andare a dormire, bere un elevato contenuto di acqua (la proporzione corretta è due bicchieri d’acqua per ogni bicchiere/shottino bevuto): previene la disidratazione e permette al corpo di diluire l’alcol e smaltirlo molto più rapidamente. Consigliabile sarebbe tenere una bottiglia di acqua accanto al letto nel caso in cui ci si svegli per andare a fare pipì in modo da reidratarsi subito. Tra quelli enunciati probabilmente è il metodo migliore per attenuare (se non annullare) gli effetti di una serata balorda.
Speriamo che questa guida vi torni utile, perché nei miei anni universitari ho capito solo una cosa: di studiare ci si stanca, di bere come se non ci fosse un domani, no.