Italia stereotipo#1: “pizza, spaghetti”, “mandolino” o “sole mio”.
Italia stereotipo#2: “italians do it better”, “ti farò un’offerta che non potrai rifiutare”
Italia stereotipo#3: “un pene eiaculante con un primo ministro attaccato sopra”
150 anni di frasi fatte, sempre le stesse e più passa il tempo più certe idee si rafforzano e certe immagini diventano realtà.
Considerate se questa è una nazione, che lavora nel precariato, che non conosce sicurezza economica, che lotta per la libertà di pensiero, dove la democrazia muore per un si o per un no.
Mai come adesso siamo insoddisfatti del nostro paese, mai come adesso l’orgoglio per il nostro bel paese è stato così lontano.
Mai come adesso festeggiare l’unità d’italia è anacronistico, tra federalismi e divisioni, scandali e figure di merda internazionali.
Le bandiere oggi svettano su migliaia di balconi, ma non sventolano, non brillano, sanno di opaco, di grigiume, di amore plastico e coatto.
Auguri italia. Italia triste. Italia svuotata.
Alzati e soffia!