Come resistere al fascino storico dei pirati? Gente che navigava i mari con l’obiettivo di depredare chiunque passi per la loro strada e di ubriacarsi ogni sera. Impossibile non adorarli! Esistono varie band che trattano approfonditamente le tematiche piratesche in ogni loro canzone, ma solo una può essere definita “AHRR 100%”, e sono gli americani “Swashbuckle”. Il loro secondo album “Back to the Noose” (del 2009) è un puro concentrato di pirateria: vengono narrati gli abbordaggi (come su “Cruiseship Terror”, unico pezzo estratto con videoclip, vedi sotto), o le serate a base di Rum (come in “Rounds of Rum”,miglior bran del lavoro) fina ad arrivare agli incontri con mostri marini (“It came from the Deep”).
Quest’album presenta due facce:
- – quella del puro Thrash Metal rapido, ricco di riff ed assoli killer: oltre alla sezione ritmica molto precisa e capace di scandire cambi di tempo interessanti, bisogna citare gli ottimi assoli suonati da Commodore RedRum, anche se il vero punto di forza del lavoro è la voce cruda e graffiante di Admiral NoBeard (che oltretutto è barbutissimo).
- – quella della vera e propria musica piratesca dalle sonorità caraibiche, con chitarra acustica, percussioni e fisarmonica, come ad esempio in “La Leyenda” e “Cloudy with a Chance of Piracy” (miglior brano di questa “tipologia”).
Ve lo consigliamo caldamente, perché nonostante sia costituito da 21 brani scorre molto piacevolmente proprio grazie a questa sua doppia essenza.
Se mai capitassero dalle vostre parti (cosa improbabile) non perdetevi i loro live a suon (è il caso di dirlo) di costumi “True Pirate 100%”, pappagalli giganti e squali mangia-uomini (no, non li hanno ammaestrati ma sono tizi in costume). Quindi cosa aspettate? Salite a bordo e iniziate a razziare, bere galloni di birra ed ascoltare questo lavoro geniale, ciurmaglia!