Burzum è tornato, con un album inquietante, oscuro (in contrapposizione con la stupenda copertina), bellissimo; ad un anno esatto dall’uscita di “Belus” è uscito “Fallen”. L’album colpisce immediatamente per suono molto sporco, come se fosse stato registrato su un vecchio 4 tracce in brutte condizioni: grezzo, pieno di fruscii e rumori di sottofondo, ma è proprio questo che dovrebbe essere il Black Metal; suoni cupi che sembrano afferrarti e scaraventarti dentro il lato più oscuro dell’anima più deviata. La parte migliore dell’album è proprio l’inizio con la seconda e la terza traccia, rispettivamente “Jeg Faller” e “Valen” (senza dubbio miglior pezzo dell’album), sembrano la perfetta fusione tra il metal più cattivo e parti vocali melodiche che non ti aspetti, queste due tracce mettono in evidenza la creatività della one-man-band norvegese: ottimi riff buona sezione ritmica, (anche se molto più lenta rispetto a gente come Dimmu Borgir e simili) e una voce graffiante. L’album è stupendo in tutto lo snocciolarsi delle sue tracce anche se la chiusura dell’album, la settima e ultima traccia “Til Hel og Tilbake Igjen”, è davvero dura da ascoltare: percussioni e suoni completamente fuori da qualsiasi contesto. Insomma, un uomo malvagio (ma veramente malvagio) la cui infamia non si discute, ma per gli amanti del genere quest’album è fantastico.
http://youtu.be/FuCsELoFQXk