Si conclude la nostra indagine sull’underground metal italiano; questa volta si va al sud, scambiando due chiacchiere con una band campana, i MIDIAN. Ecco cosa ci siamo detti:
Ciao ragazzi, cosa ci potete dire sui “MIDIAN”?
I MIDIAN sono una band unita dalla passione per la musica, e nel loro piccolo lavorano per fare in modo che questo genere venga conosciuto e apprezzato… Il genere che proponiamo è un miscuglio indefinito di elementi musicali portati nelle sonorità ‘Midian’, trascinati dalla voce di Miriam Granatello … il nostro percorso è stato travagliato e forse non è ancora giunto al termine, ma cerchiamo di imparare da ogni esperienza con umiltà.
Cosa ci potete dire su “Screaming Demon”?
E’ il primo disco che ha visto la luce a nome MIDIAN, è stata una bella soddisfazione, anche se molte scelte tecniche e non, sono state dettate da necessità piuttosto che da scelte vere e proprie… è stato un grande passo per la band, anche per definire un nostro sound. Ma personalmente penso che il gradino piu alto è quello che stiamo per saltare ora, con ‘Revolution’: un album in cui il nostro stile musicale si è evoluto ulteriormente, e non solo per la presenza di Mike Terrana alla batteria, un nome che non ha certo bisogno di presentazioni…
Come vanno le registrazioni del nuovo materiale assieme a Mike Terrana?
Registrare con un professionista del calibro di Mike ci ha insegnato molto, a livello musicale ed umano. Ha trovato spazio per noi tra un tour e l’altro, in giro per il mondo con Tarja Turunen (ex-cantante dei Nightwish) e Axel Rudi Pell. Inutile dire che le registrazioni delle sue parti di batteria sono una bomba! E in queste settimane ci stiamo mettendo del nostro con la parte armonica, chitarre ed in seguito voci. Per il momento i lavori procedono bene, con l’impegno necessario e speriamo che il lavoro che ne verrà fuori sia all’altezza delle nostre stesse aspettative.
Mike è una persona speciale, capace di essere paziente ed ascoltare (e vi assicuro che con noi ce n’è voluta davvero tanta di pazienza!). Ci siamo fatti delle grandissime risate nei momenti di break e alle cene serali, ma quando poi si tornava a lavorare, e riprendeva il possesso delle pelli , ci azzittiva con la sua mostruosa bravura… e in quel momento ricordi ‘ cacchio, ma quello è Mike Terrana!’. Ci sono dei video a riguardo sul nostro canale youtube…
Come è la situazione underground napoletana?
La situazione underground è a dir poco scandalosa! Ma da quello che si dice in giro rispecchia tutta la scena musicale italiana. Ogni vena artistica è bloccata e non c’è modo di esprimersi al meglio. Certo ci sono le dovute eccezioni, con piccole iniziative quasi sempre autofinanziate da gruppi o rare agenzie che riescono a smuovere la realtà musicale del luogo.
Quale è la cosa più assurda che vi sia mai successa in un locale?
Ne abbiamo passate di tutti i colori, addirittura ci è capitato di suonare tra il pubblico visto il poco spazio che avevamo a disposizione su un palco quasi inesistente. Ma ogni esperienza insegna qualcosa, quindi è bene guardare al passato con un sorriso e al futuro con speranza..
Secondo te a cosa è dovuta questa situazione?
Non me ne vogliate, io credo che sia un circolo vizioso messo in moto dai ragazzi che preferiscono ‘boicottare’ le serate per vari motivi, piuttosto che sentire del sano rock’n roll inedito, e i gestori dei locali si ritrovano le sale vuote, quindi per far quadrare i bilanci alla fine la scelta è semplice, anche se poi spesso si adagiano su queste storie e se ne approfittano dei poveri cristi che ci mettono lacrime e sudore per cercare di esprimere qualcosa…
Esiste un modo per migliorare la situazione?
Forse basterebbe mettersi in moto un p’ di più, risparmiare un pacchetto di sigarette per vedere una band di perfetti sconosciuti, o una mostra, o un saggio poetico, piuttosto di bighellonare in piazza. L’unico modo per risollevare l’arte è viverla!
ringraziamo i MIDIAN e vi rimandiamo qui per il loro sito ufficiale.
Con questo trittico di interviste, si è conclusa una analisi dell’underground nostrano: band che sudano e si rinchiudono per ore in una sala prove per poter dare poi tutto sul palco. Tutto ciò risulta sempre più difficile… fate una buona cosa: la prossima sera che uscite con i vostri amici e volete bervi una birretta, cercate un locale in cui suona una band (spesso non si paga neanche biglietto d’ingresso) e ascoltatevela, magari vi faranno schifo, ma chi può dirlo? Quella potrebbe diventare la vostra band preferita!!!