Crocodiles + Frank Sent Us @circolo degli artisti 31/03/11 (seconda parte)

Il bicchierino della vodka sembra un ditale in plastica: pochissimi ml.  3 euri cad. : un furto!

Una volta rientrati in saletta vediamo 4 tizi in felpa bianca sul palco.

Sul muro dietro di loro ci sono ancora le macchie degli innumerevoli sputi del cantante dei Crocodiles.

I tizi si destreggiano tra cavi, pc, schermi lcd, proiettori… un armamentario tecnologico da Lady Gaga; ancora qualche minuto e si comincia.

Si spengono le luci e subito sul telo bianco del proiettore appare un logo: quella che sembra la sagoma di un bullterrier con la scritta FRANK SENT US sopra. Poi, pochi istanti di DO THE RIGHT THING di spike lee, ed ecco che parte la musica. E’ un’elettronica che non infastidisce gli amanti del rock e credo non dispiaccia ai più tamarri primi tacchi da discoteca. Potenzialmente è un tipo di musica che possono apprezzare tutti.

Gli spezzoni del film vengono tagliati e mixati, a creare un effetto fighissimo che ti fomenta immediatamente. Nei primi venti minuti, i frame utilizzati provengono da “Ghostbusters”, “BluesBrothers”, “A- Team”. Si vede subito un certo gusto per il cult, il pulp e per il cinema anni ’80. “The warriors”, “Terminator” ecc ecc

Dopo un pò io e Kapok ci guardiamo e diciamo “basta”, senza motivo apparente: la musica è davvero ottima, ma siamo solo io e lui e abbiamo in mano i cappotti, un lettore mp3, la locandina del concerto, le cartoline di Jeremy Mende; ergo ballare non è la cosa che ci riuscirebbe meglio.

C’è solo un problema, stanotte c’è lo sciopero ATAC: per tornare a casa ci metteremo ore!

Una volta fuori dal locale, due ragazze coi dread, in macchina si fermano sui bordi del marciapiede per chiederci una sigaretta; gliela offriamo, ci domandano dove siamo diretti, “monte mario” risponde Kapok, “Allora Salite” fa la tizia al posto di guida, nettamente più spigliata dell’altra.

Questo è il Karma, penso. Credo che l’autostop non si praticasse più dagli anni ’70.