Fleshgod Apocalypse – Agony

Spesso non ci accorgiamo della qualità delle band all’interno dello stivale, vuoi perché cerchiamo sempre il sound “straniero” vuoi perché riteniamo la musica nostrana “pattume”, rivalutandola poi soltanto all’uscita con una grande etichetta. I Fleshgod Apocalypse sono di qualità, ed hanno pubblicato ad Agosto “Agony”, per Nuclear Blast storica etichetta Heavy Metal tedesca. L’album si basa su una sezione ritmica che stupisce già da sola per affiatamento e tappeto sonoro, orchestrata dal batterista Francesco Paoli, un vero e proprio maestro per velocità e pulizia, e dal bassista Paolo Rossi, clean voice in alcune tracce come “The Violation”. Oltre alla voce di Tommaso Riccardi (perfetta in ogni traccia, vedasi “The Imposition”), la cosa che colpisce è la tastiera di Francesco Ferrini, che risulta avere un suono prettamente classico, creando una miscellanea memorabile sin da subito. Al primo ascolto le clean voice mi sembravano un po’ forzate, ma successivamente le ho dovute pesantemente rivalutare, e credo quindi che si prestino perfettamente all’atmosfera di questo lavoro. Salta all’orecchio la capacità di questa band di creare un sound molto particolare che piacerà sia agli ascoltatori della prima ora sia ai Metallini che non sanno chi è Iommi. Bonus-Track un capolavoro come “Heartwork” (eseguita meravigliosamente). Non ho più nulla da chiedere a questa band che alla prima chiamata importante, ha risposto nel modo migliore.