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MICHELE MARAGLINO : “I MEDIOCRI” E IL PRESENTE (A TEMPO INDETERMINATO)

Ad un critico mediocre serve << il coraggio di sembrare pazzo>>.

La sfortuna vuole che io non sia un critico. Tuttavia la sua sorellastra mi ritiene un essere abbastanza mediocre, tanto da ascoltare musica mediocre, mentre mi sollazzo nel sapere che piaccio ad un pubblico numericamente mediocre (unico fan del sottoscritto è l’amico E.A. Paul).

Già, perchè quando il Signor D entra in campo, come l’obeso in un derby del cuore, corre e si affanna e spesso è poco lucido, cioè ispirato,  soprattutto quando è notte.

Adesso è notte. E ad ispirarlo è Michele Maraglino da non confondere con Tricarico e Alessandro Bono (non è una battuta alla Nino Frassica, è che a me li ricorda, con piacere).

Con l’album “I mediocri ” il giovane cantautore prova a spiegarci cos’è  il presente a tempo indeterminato in una vita a tempo determinato (SIGNOR D). Si’. Avete capito bene. Il signor D ha capito bene. Per lui che ha le idee confuse, ma chiare, il presente a tempo indeterminato è un contratto, una certezza, un vincolo, l’unico che ci tiene col culo incollato alla sedia (quella dell’interrogazione a scuola), in un mondo assai precario, per usare un eufemismo. (E. A. Paul vi spiegherà il significato della parola eufemismo)

Michele Maraglino senza andare lontano, riecheggia un’epoca (la nostra), fatta di culi che passano in TV(e ci restano), di giovani fregati, (depressi , calpestati e odiati, per dirla alla Rino)di lavoratori in attesa, sognatori, amanti che si addormentano tra le cosce del mordi e fuggi.

C’è giusto il tempo dell’ aperitivo offerto da Maraglino e del suo messaggio. La vita è tutta di corsa. Come una frase fatta. Vera per metà. Ormai si sogna in questo modo. Si ama in questo modo. Si scopa in questo modo. Ridotti i tempi e le modalità.

(Si usano le parentesi perché si hanno troppe cose da dire). (E non basta il tempo). (E manca il denaro). (E il tempo è denaro) (E cchéttelodicoaffà).(E bla bla bla…)

Ciò che importa come dice il nostro cantautore è che <<qualunque sia l’idea, qualunque cosa>> al mondo  non frega un cazzo! Ti rispediscono a casa (o a Taranto) dove mediterai <<sul coraggio delle facili scelte>> e magari ti verrà la gobba a furia di sognare e non darti per vinto (o magari ti suiciderai in una stanza d’albergo).

Penserai di morire, ma non succederà. Perché sei vivo ? No. Pura casualità. Ti hanno appena chiamato per il solito stage e questa volta accetterai. Hai la pistola carica. Il colpo in canna. Ma accetterai. Non hai ancora compreso la pronuncia (“steig” o “staaahg” ?). Ma hai già deciso.

Certo. Lo farai con la faccia di uno che ha tradito il suo paese o la moglie o l’amante o l’amante con la segretaria o la segretaria con la sua migliore amica (che per sua fortuna non conosce nessuno).

Poi, preso da un breve rimorso ti chiederai <<te lo immagini se un giorno tutti quanti a rifiutare uno stage pagato zero, un lavoro che non è vero>> ?

Ci penserai giusto un attimo. Di schiena. Con la faccia al muro. Mentre ti rinfreschi le guance, d’estate.

Abbraccerai il tuo cuscino. Forse <<consola non sentirsi soli, almeno per mezz’ora>>. E finirà così.

Con il presente a tempo indeterminato. Senza futuro.

(<<Tanto tutto poi ritorna come prima e non senti niente>>).

 

p.s  solo due cose:

1)Spero Michele Maraglino perdoni il Signor D.

2)Ascoltate: “Verranno a dirti che c’è un muro sopra”.

 

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About signor D

Personaggio cult della mitologia greca... Ama banchettare con vacche in perizoma e tette al borotalco bypassando ogni formalità fictionale. Guaritore-saggio. E' un essere multiplo. Un segugio italiano che caccia parole, suoni e piccoli gesti. Conosce personalmente Gesù Cristo ed è tormentato dai dubbi amorosi di Aretino. Il suo guru è "Jack l'uomo della folla".
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