Anche quest’anno, puntuale come la crisi di governo, è arrivato il Festival canoro di Sanremo, ormai alla sua edizione numero 64. Cosa spinge l’italia tutta a guardare una competizione ormai scaduta da anni non lo capisco, so solo che su richiesta degli alti vertici del sito, ho ascoltato tutte le canzoni della kermesse canora per poterle giudicare al meglio. Sono la persona più lontana dal genere musicale che viene proposto in questi 5 giorni e sia per sfida personale che per voglia di capire, non mi tiro indietro. Quindi eccovi il pagellone di Trashic Magazine, che non si ferma neanche davanti alle canzoni orripilanti presentate quest’anno:
San”stone”remo (peggior interpretazione): Cristiano de André – “Invisibili”. Un’interpretazione inutile e piattissima, per quello che sembra Corrado Guzzanti che imita Fabrizio de André. Non mi lamento tanto del fatto che la canzone sia brutta (entrambe sono pessime, ma questa in modo particolare) ma del fatto che più che una canzone sembra diventare la telecronaca di una partita. Da notare anche la pessima performance della Ruggero che, più passa il tempo, più sa di vecchio. Di barocco. Tipo i comodini ad angolo delle nostre nonne.
San”plage”remo (canzone plagiata): Raphael Gualazzi & The Bloody Betroots – “Tanto ci sei”/Marvin Gaye – “Me and Mrs Jones”. Il Plagio è talmente spacciato che voglio credere che il pianista di Urbino abbia PALESEMENTE copiato il pezzo più celebre per testare quanto i selezionatori delle canzoni fossero dei veri esperti di musica… ma attenzione! Non è l’unico plagio! La Ferreri con “Ti porto a cena con me” ha palesemente preso a piene mani da “La donna cannone” di De Gregori, ma anche Giuliano Palma e Riccardo Sinigallia…
San”diverti”remo (miglior canzone): Perturbazione – “L’unica”. Partendo dal concetto che i “Perturbazione” non è che mi piacciano moltissimo, ammettere che il loro sia il miglior pezzo di questo Sanremo è difficile, ma non posso fare altrimenti. Degna di nota anche “Pedala” di Frankie Hi-NRG che subisce una grossa penalità legata all’altro pezzo del rapper (vedasi più avanti).
San”vince”remo (pezzo che merita la vittoria): Noemi – “Bagnati dal sole”. Il pubblico ha apprezzato e la rossa cantante, oltre ad un look abominevole piace ai giovani e alle nonne e questo è un qualcosa che potrebbe farla vincere. Lei viene fuori da un reality musicale e possiede quel “quid” che tanto è apprezzato a Sanremo; potrebbe essere la sua volta buona.
San”cirisenti”remo (pezzo con elevata probabilità di passaggi in radio): Renzo Rubino – “Ora”. Tremendamente sanremese per un “artista” giovane che ha tutti i crismi per frantumarci clamorosamente gli zebedei per i prossimi mesi. Spero vivamente di sbagliarmi, perché questa canzone fa parecchio schifo… ma proprio tanto!
San”schife”remo (peggior canzone): Francesco Sarcina – “Nel tuo sorriso”. Orrenda interpretazione, orrendo testo ed orrenda musica… è come se Vasco Rossi avesse scritto una canzone a quattro mani con Luca Sardella e l’avesse data ai Finley per creare un pezzo che piaccia a Red Ronnie; pensavo che peggio di “Un uomo è vivo” di Frankie Hi-NRG non si potesse sentire nulla, ma l’ex cantante delle Vibrazioni, grazie anche al fatto che non piglia una nota manco a offrigli la bamba più pura in circolazione, mi ha costretto a cambiare idea. Oltretutto ha presentato due pezzi praticamente identici (la scelta de “Nel tuo sorriso” infatti è stata decretata dal lancio di una monetina).
E secondo voi? Quali sono le vostre preferite?
Grazie all'incipit della canzone finalista di Cristiano De Andrè il mistero è svelato: il cantautore figlio d'arte ha mangiato in un sol boccone Giorgio Faletti #minchiasignortenente
p.s applausi per TmsKING!