Anche quest’anno torna Sanremo, il festival della musica (che vorrebbero spacciare come se fosse solo questa) italiana. Come sempre, come ogni anno, le canzoni proposte dovrebbero essere “bellissime”, ma come ogni anno noi ci ribelliamo a questo concetto; diciamolo chiaramente chi di dovere dovrebbe comunicare che le “canzoni di Sanremo sono bruttine con qualche rara eccezione, ma proprio quando ci va di culo”; almeno ci si prepara di conseguenza.
Come “tradizione” arriva il nostro classico pagellone, quest’anno ancora più duro da preparare… soprattutto perché – vedasi sopra – molte delle canzoni facevano particolarmente cagare…
San”stone”remo (peggior interpretazione): Simone Cristicchi – “Mi manchi”. Incredibilmente stonato, colui che ci voleva infilare un ombrellone nel culo torna con una canzone sentimentalona. Riesce a beccare pochissime delle note che, in teoria, avrebbero dovuto comporre la melodia del pezzo.
San”plage”remo (canzone plagiata): Maria Nazionale – “È colpa mia”/Frank Sinatra – “My Way”. Forse le continue pubblicità del nuovo talent della RAI, “The voice”, hanno creato un po’ di confusione nell’ artista campana che, come un ladro che ti ruba la macchina sotto il tuo naso salutandoti, prende pari pari la melodia del più noto pezzo e lo ripropone in salsa vesuvio.
San”diverti”remo (miglior canzone): Elio e le storie tese – “La canzone mononota”. Ennesimo capolavoro targato EELST! Complessissima dal lato musicale, ricca di piccole perle nel testo che non si possono dimenticare. Per me hanno vinto loro: riescono sempre ad essere “oltre” ed è per questo che, ahimé, non riusciranno a vincere…
San”vince”remo (pezzo che merita la vittoria): Daniele Silvestri – “A bocca chiusa”. Con tutti i canoni sanremesi al suo posto, può piacere a tutti quindi potrebbe addirittura vincere… ma ricordiamo che in passato hanno vinto i Jalisse…
San”cirisenti”remo (pezzo con elevata probabilità di passaggi in radio): Modà – “Se si potesse non morire”. Il pezzo è un lento dannatamente bimbominkiesco, difficile non ritrovarsela continuamente in radio (e tra i maroni); un testo banale fa di contorno ad una musica banale…quindi piace a TUTTI!
San”schife”remo (peggior canzone): Chiara – “L’esperienza dell’amore”. Ascoltare quel pezzo è una vera e propria agonia psico-fisica. Zampaglione (Tiromancino) butta nel cesso una gran voce con un testo nefasto.
Brutta, noiosa, prevedibile. Sia chiaro: anche l’altra canzone era degna di (de)merito, ma questa aveva quel qualcosa in meno che…
