“Vorrei passare tutta la vita con una dea irrazionale e sospettosa, con un assaggio di gelosia furibonda come contorno, e una bottiglia di vino che abbia il tuo sapore e un bicchiere che non sia mai vuoto…”
A volte ti passa una bella donna accanto e tu sei girato di schiena che non la vedi neanche. E’ quello che capita a questo film del 2006 diretto da Ridley Scott. E in fondo è giusto così. Se ci girassimo tutti a vedere quella donna , leggera nel suo incedere, la sciuperemmo con le nostre occhiatacce. La metteremmo in imbarazzo, tanto è bella. Se ci mettessimo alla ricerca di questo film in troppi , distruggeremmo la bellezza del suo essere incontaminato. Come un pezzetto di terra di cui nessuno si accorge. Preziosa per chi la osserva in potenza. Come un tesoro nascosto. Un buon vino locale di quelli a 2 euro che nessuno conosce. Hollywood lo ha scartato. Il pubblico lo ha scavicchiato, ma non lo ha aperto (manco fosse l’Abruzzo). Così doveva essere . Così è stato. C’è troppa purezza. Troppa semplicità. Troppa verità .Troppa poesia. Vita ideale. Che ne verremmo inghiottiti. E se così non fosse , noi massa , noi pubblico di piazza, lo ingoieremmo questo film senza assaporarne il gusto. Come un tozzo di pane caldo.E invece no. Non guardatelo. Non è nulla di speciale. Soffermatevi su queste due ultime frasi. Non c’è posto per i romantici. Non c’è posto per poeti e sognatori. Non c’è posto oggi per queste frasi intraducibili: “pardonne mes lèvres,elles trouvent du plaisir dans les endroits les plus inattendus”
Si consiglia un panino vuoto ( come questa vita).
