Vi abbiamo già parlato di remake turchi: pellicole intera o ridicole scene madri che fossero. Tra le scene madri, una apparteneva a Badi, anche noto come “E.T. turco”, un film del 1983 diretto da Zafer Par con Tolga Sönmez, Cengiz Sayhan e Ani İpekkaya.
Ho visto il film in lingua originale e senza sottotitoli, per godermi le sfumature di significato (se solo sapessi il turco). Il protagonista è Alì, un bambino di Istanbul che entra in contatto con un alieno abbandonato per errore sulla terra dai suoi simili e decide di proteggerlo da chiunque gli dia la caccia. La trama potrebbe sembrare quella dell’E.T. di Spielberg uscito l’anno prima, ma c’è una differenza gigantesca: il padre di Alì è un barbiere violento che somiglia a Super Mario.
Il suono e l’immagine sono molto danneggiati dal tempo e dalle intemperie, ma sono riuscito comunque a godermi la pessima regia di questa pellicola. Gli stacchi tra una scena e l’altra sono talmente netti da rovinare la vista ed indurre lo spettatore a distogliere lo sguardo dallo schermo poiché gli occhi ne risentono pesantemente.
Questo film regala delle piccole emozioni soprattutto nelle scene che tendono a “copiare” la versione originale, su tutte la leggendaria scena della bicicletta, in questo caso sostituita da un carrettino di legno.
L’E.T. turco è interpretato da un nano con una specie di pigiama e una maschera brutta, entrambi di taglia troppo grande per l’attore, facendo sembrare così l’alieno ancora più raffazzonato. Il colpo di genio è nella sceneggiatura: nei casi di maggiore stress, l’alieno emana “strane nuvole gassose provenienti dalla zona del suo basso ventre”. Non sappiamo come abbiano realizzato gli effetti speciali, ma a noi piace pensare che siano emanazioni di stress dell’attore.
Il momento più commovente di tutta la visione è quando in un sogno Alì si ritrova a cantare e ballare con la sua classe, il professore e Badi alle note di nientepopòdimenoche “Chi chi chi co co co” dell’immenso maestro Pippo Franco. Nel vedere questa scena, ho pianto come un vitello dai piedi di balsa.
Attori poco espressivi, alieni interessati alle riviste scollacciate e navicelle aliene palesemente di cartone fanno da contorno ad una pellicola imperdibile che non può mancare nella vostra bruttoteca personale. Da sgranocchiare assieme a questa visione vi consigliamo del Dolma, tipico piatto turco di verdure ripiene di riso. Qui sotto il link per il film completo!
http://youtu.be/__2at1Olx7E