Cercavo le parole adatte per introdurvi il film poliziesco di oggi, ma dopo attente riflessioni, sono arrivato alla conclusione che non c’è niente di più chiaro della descrizione posta sotto al file in streaming su vimeo:
John Lover è un film fatto senza scopo di lucro e non è da prendere seriamente. è stato girato solamente per divertimento e per puro gusto del trash….. era estate e non avevamo niente da fare
John Lover è un film del (pare) 2011 diretto da Andrea Pascariello (gli interpreti, purtroppo, non sono noti). Il film parla del poliziotto John Lover che…boh? Ok, ci riproviamo…In una città X (da leggere ics) degli USA avvengono degli strani infanticidi, e sarà compito di John Lover riuscire a… no, non è neanche questo… come avrete capito non c’è trama, apre mille scenari diversi e finisce per non chiuderne neanche uno; l’unica cosa chiara è lo strano delineamento del protagonista, poliziotto drogato, alcolizzato, amante delle prostitute e soprattutto baffuto.
Questa pellicola, se non riesce a stordire chiunque grazie allo “sviluppo” della sua “trama”, da il colpo di grazia con la miriade di personaggi che la affollano: oltre al già citato protagonista troviamo, l’agente Gomez, l’agente Mattia, Chimbrasky, Jenna Lover (sorella del protagonista, ma chiamata spesso “Gianna”), Big Pig, Erica (ex moglie del protagonista), Bergamelli (pappone ma anche ex rapinatore) e chi più ne ha, più ne metta. Una nota particolare va a Gomez, agente di origine messicana che, oltre ad essere perennemente accompagnato da una musichetta latino-americana, ha come unico pensiero nella vita, quello di andare a troie, possibilmente due alla volta, pratica possibile grazie alla sua bi-membrità (dire che possiede due cazzi mi sembra troppo inelegante).
Un’altra nota stonata è il continuo anacronismo: se tutta la pellicola sembra essere ambientata negli anni ’70, all’improvviso si vede il già citato Chimbrasky giocare al game boy, per poi sentire citare come gruppo “appena uscito” i Bee Gees, che vengono ascoltati su un mangia-cassette (!?!?!)
Molti odiano gli Spoiler, questo film si auto-spoilera: la prima scena è quella del finale. A proposito di spoiler, in “The Mist” dopo che il padre uccide il figlio e sta per togliersi la vita, arrivano le squadre speciali a liberarlo. Ecco.
Inquadrature random e dialoghi assolutamente a caso fanno da contorno a questa pellicola, talmente confusa e raffazzonata che non sappiamo se consigliarvela o meno, se volete basta cliccare qui.
Come piatto vi consigliamo insalata di cetrioli, il perché (locandina a parte) sarà chiaro a circa metà film (vi abbiamo già spoilerato abbastanza).
la locandina mi piace un sacco! la voglio in camera accanto a quella di ITALIANS