Lo so, mi ero ripromesso di non parlare più di cortometraggi, dopo aver parlato di una simpatica ottuagenaria dedita all’arte della pesca nei suoi servizi igienici, ma non ci posso fare niente… dopo aver visto questo capolavoro sul tubo, era inevitabile che condividessi con voi questa esperienza tra il mistico, il sublime e il nauseante (o per meglio “miblimante”), infatti se il Metal ha Ozzy Osbourne, se le battute tristi hanno Pippo Franco, da oggi i cortometraggi insensati avranno questo.
“The night club” è un cortometraggio di Lory Del Santo del 2013 con Aida Yespica, Simone Pigliacelli e Gloria Contreras.
Il film narra di queste due ragazze (non vengono mai detti i nomi) il cui sogno è quello di esibirsi in un Night Club, quindi, nella speranza di entrare nel fantastico mondo dei locali notturni tentano di intrufolarsi al “William’s”. Alla porta tuttavia incontrano il “jolly tutto fare” che istintivamente le blocca all’ingresso, poi passa da “è vietato fare entrare estranei” a “Ok, solo per voi! Ma con discrezione…” grazie alla visione di due tette (visione che permette anche il cambio di espressione facciale, da “sono un serio lavoratore” ad “allupato cronico”).
Entrate nel locale le nostre eroine iniziano a ballare, ed è una cosa che faranno TUTTI QUANTI PER TUTTO IL RESTO DEL CORTOMETRAGGIO (persino il “jolly tutto fare”)! Oltretutto durante la scena del ballo un dubbio mi ha assalito…perché il cameriere sotto i vestiti da lavoro, ha degli abiti sadomaso con cui crede sia “normale” ballare?
Cosa dire poi sul finale di questa breve, ma intensissima, pellicola? Un finale completamente assurdo,talmente paradossale che non credo di aver mai visto una cosa simile… ed ho visto un film dove sul finale appare dal nulla Gina Lollobrigida!
Questo cortometraggio, che nella prima metà ricorda vagamente un porno (dialoghi, costumi, doppiaggio, qualsiasi cosa) per tutta lo svolgimento presenta inquadrature traballanti che rendono difficile la già impavida visione..
Questa ehm “cosa” (o “corto”, o “boh”) è veramente da vedere: è il festival del non sense vacuo. Sì, mi rendo conto che nonostante tutto possegga una “morale” (quanto è bello essere esibizionisti) ma in questo caso si sfora l’assurdo! Oltretutto non credo si parli di esibizionismo, ma…lasciamo stare valà!
Come cibo da abbinare a questa visione vi consigliamo dei wurstel. Manca solo l’ambiguità del suddetto per ricreare il mood tipico del pornazzo.