Per chi come me è cresciuto negli anni 90, è normale avere nel cuore i personaggi dei cartoni animati che accompagnavano i nostri pomeriggi e le nostre domeniche mattina. Da qualche giorno, sono al cinema in una nuova veste grafica i quattro rettili più amati dall’umanità: “Tartarughe ninja”, di Jonathan Liebesman con Megan Fox e William Fichtner.
Nonostante la mia età, non ho potuto fare altro che fiondarmi al cinema, in una sala quasi completamente vuota (credo fossimo 10 in tutto. Io ero con un amico). La storia si discosta leggermente da quella originale, rendendola però più “moderna” e allo stesso tempo avvincente per chi ha visto e rivisto le puntate trasmesse su Mediaset (quelle che avevano questa sigla, avete presente?) e sotto alcuni (pochi) punti più simile al fumetto scritto da Eastman e Laird. Durante il film si scoprono alcuni aspetti dei quattro rettili che sono sempre stati poco chiari, come il motivo dei loro quattro colori o il perché Michelangelo ami così tanto la pizza. Vi potrei parlare per ore degli aspetti nostalgici di questo film, ma quello che più ci importa sono loro: le tartarughe!
Partiamo dal fatto che ogni tartaruga è caratterizzata da una propria corporatura e da una maschera diversa (non solo per il colore), così come le differenze di carattere sono quelle che sono impresse nella mente dei non-più-troppo-giovani-ma-chissene-le-amo-lo-stesso: Donatello è lo scienziato del gruppo, Leonardo il leader, Raffaello il burbero e Michelangelo è un bambino troppo cresciuto con una insana passione per la pizza. In questo film, Michelangelo è ancora più propenso a sparare stronzate fin dalla prima apparizione (dove commenta la meravigliosità di questo video del tubo) e rende onore alla sua definizione enciclopedica su Wikipedia: “un punk pazzacchione”.
Per quando riguarda la sezione “tecnica”, escludendo i primi due minuti (credo che il cameraman fosse ubriaco) e la prima apparizione di Splinter (l’animazione della coda non è all’altezza di tutto il resto), il film è meraviglioso, con molte scene destinate al 3D (che fortunatamente mi sono risparmiato) e moltissime scene alla Michael Bay che in quanto produttore ha potuto mettere il suo zampino tra un’esplosione immotivata ed un surf sulla neve sopra un furgone.
Se avete amato le tartarughe ninja, non potete perdervi questa pellicola, nonostante -nessuno spoiler, tranquilli- Shredder potrebbe farvi storcere un po’ il naso e Megan Fox/April O’Neil non cambia mai espressione per tutto il film.
Se il cinema ve lo consente, vi consigliamo di accompagnare il film con una gustosa pizza ai quattro formaggi, la preferita di Michelangelo, il cui amore per la pizza è strettamente legato alla quantità di formaggio con cui è farcita.