“Il miglior film horror mai fatto” così mi era stato descritto da un mio amico ( G. M.) che ha i suoi pregi (non tanti) ma ( lo scoprirò solo dopo aver visto il film) evidentemente non quello del gusto cinematografico.
Una ciofeca pazzesca, a tratti comica, ma involontariamente.
Perchè demolirlo?
So che non è tanto corretto, ma quando un film fa veramente schifo ( nel senso patetico del termine), è doveroso promuovere a tutti la propria esperienza.
Qualcuno un domani, potrebbe non sapere cosa fare del proprio mercoledì sera, e animato da grandi propositi, avviarsi a noleggiare un dvd.
Cosa potrebbe accadere? Il malcapitato potrebbe andare a caso, vedere una locandina con un lay out discreto, un titolo interessante ( Ghostship! La nave fantasma), e un paio di loghi abbastanza noti per la precisione tre : Warner Bros. pictures, Dark Castle entertainment e Village Roadshow pictures, e fidarsi.
Errore.
Non fatelo.
Un film che non è horror, non è trhiller, e non è comico, a meno che non si utilizzino grandissime quantità di allucinogeni da mischiare con la birra.
Ghost ship. Nave fantasma, del 2002, è lo spreco di soldi per eccellenza, con gli stessi soldi si sarebbero potuti fare due film più che decenti in america, almeno quattro in italia.
É la solita storia horror, della casa infestata da fantasmi di gente che lì c’è morta in modo strano e violento, solo che in questo caso , avviene tutto in alto mare.
Lo spunto iniziale (la causa della morte di tutti i passeggeri della nave all’inizio del film) è davvero una cazzata, e quindi non ve lo dico, vi dico però che partecipa a questo massacro di maroni anche una attrice italiana: Francesca Rettondini, conosciuta più come conduttrice televisiva e come ex di Alberto Castagna.
Ringrazio ancora G.M. per avermi fatto perdere 100 minuti della mia vita, e sopratutto ringrazio, il regista Steve Beck ( di cui non si hanno più notizie, o meglio io non l’ho più cercato), il cast di semisconosciuti ( che non è che sia un problema; però … ), e sopratutto la protagonista femminile, che contravvenendo alla regola madre dell’horror, non è neanche tanto figa.
Per una notte di terrore, sobbalzi sul divano e pop corn; evitate come la peste Ghost Ship: passa anche la voglia di farsi le coccole dopo il film,a causa della noia però.
Meglio farsi le coccole!
Se proprio volete vederlo, si consiglia per la visione … panino con spinaci, cotoletta e abbondante maionese – dedicato a G.M.
Da accompagnare con acqua tonica (possibilmente con fettina di limone), o un semplice gin-lemon.