Si sa, l’India è un vero e proprio continente che può vantare la bellezza di 1.200.000.000 abitanti. Quindi è arrivato il momento grazie a Trashic Magazine di approfondire la loro cultura e le loro passioni.
Un vero e proprio idolo in India è (o meglio, era) Michael Jackson, talmente celebre da essere riproposto in tutte le salse. In questo caso vi proponiamo “Thriller”, che è un po’ (tanto) meno horror, girato con molto meno budget, ma il pathos di questa versione rende il tutto pura poesia:
Altra passione degli indiani, forse la più celebre, è il cinema: “Bollywood” è una potenza internazionale. Ma fino a qualche anno fa tutto questo non esisteva, e per sbancare il botteghino bisognava rigirare celebri pellicole americane come in questo caso: una fantastica versione di “Superman” (a cui non mancano le classiche canzoni e balletti da musicarello) dagli effetti speciali a dir poco strabilianti e dai combattimenti a dir poco fintissimi:
Ma come abbiamo detto qualche riga fa, ora c’è Bollywood, dove ogni storia viene rappresentata a suon di balletti e canzoni ridicole, figuriamoci quando raccontano la vita di cantanti e ballerini come nel caso della leggendaria pellicola (se ho inteso bene) “Pennin Manathai Thottu”, che si può tradurre circa come “donna amorevole”. La storia di un (manco a dirlo) cantante/ballerino alla conquista del cuore della sua amata. Il protagonista è interpretato da Prabhu Deva che uno dei miei idoli personali: questa pellicola infatti, non è altro che il celeberrimo “film di Benny Lava”! Da notare i continui cambi di abito (che fa tanto figo) e i passi di danza accelerati per rendere “più fluidi” i movimenti:
Nella speranza che tutto ciò vi abbia aperto gli occhi su questo fichissimo sub-continente, ci auguriamo che la prossima volta che incontrerete uno di loro invece di dire “salve!” lo saluterete con un balletto.