Lo scorso inverno Youtube partorì l’Harlem Shacke, e tutti noi lo conosciamo bene.
Però ha sfornato anche altre migliaia di video che non sono venuti alla ribalta, come sempre succede su internet.
Ma state tranquilli che ci pensa Volpone !
Andando in ordine (quasi) cronologico sono usciti 4 video, dall’undici febbraio al tredici marzo, raffiguranti Supercar portate negli “sterri” duri e puri. Come può una mente sana arrivare a questo? Ma soprattutto come mai nel giro di tre giorni viene imitato da molti? Misteri di Internet.
Il primo che voglio mostrarvi raffigura una Ferrari Enzo portata al limite tra i prati del Nurburgring. Non sulla pista lunga quasi 20 km, sui prati.
Niente da dire, se non fosse che è un gameplay spensierato di GranTurismo 5 (ve ne eravate accorti?), anche se molto realistico.
Il secondo video ritrae una Lamborghini Gallardo. La truzzata incomincia dopo un minuto di riprese dell’auto ferma, ma comunque sono solo venti secondi di sgommate nelle pozzanghere.
Non c’è molto da dire nemmeno qua, il pericolo non è molto elevato e con un treno di gomme nuove il tizio se la cava agilmente.
Dal terzo video in poi l’asticella si alza notevolmente. Basta una curva presa un po’ più velocemente per fare felice qualche fortunato carrozziere. Non ho mai visto una cosa del genere! Chiunque in possesso della patente b può comprendere la pazzia di questo video! Il primo dei quattro uscito in ordine cronologico, anche se in vantaggio di soli tre giorni.
Complimenti al pilota per aver preso tutte le buche.
Ultimo video, la solita Lambo illibata che sfreccia tra i rugiadosi e umidi boschi (probabilmente) canadesi. Quanta poesia in un solo video…
Da notare il fatto che le strade, oltre che sterrate e fangose, sono pure bagnate. Basterebbe un colpetto di troppo sull’acceleratore o peggio, sul freno e… bam, giù nel canestro (semicit. alquanto inutile).
Giusto per avere un’idea della stupidità media dei possessori di supercars:
VIDEO BONUS:
L’auto in Questione è una Bugatti Veyron, 1000 cavalli per un MILIONE di euro, buttati nella palude.
L’intrepido cameraman però, nella sua fluida parlantina dell’america del sud (non Sud America badate bene), ha commesso un errore madornale, sapete dirmi quale?
