La friendzone è un rapporto tra due persone in cui una (l’amante) prova un’interesse emotivo-sessuale e l’altra (l’amato) no, relegando l’amante al ruolo di “amico”. Nella maggior parte delle occasioni, il rapporto di friendzone si consuma tra un giovane maschio (l’amante) ed una giovane femmina (l’amata) che di lui non ne vuole sapere. Un’interessante documentario sull’argomento fu pubblicato nel 1992 a cura di Stefano Belisari et al.
La friendzone non è quasi mai un rapporto d’amicizia sincero: è una scusa della giovane donna per sottrarsi ad attenzioni non desiderate. “Possiamo rimanere amici” significa “non sei così fastidioso da allontanarti, ma neanche abbastanza interessante da farti avvicinare”.
La risposta emotiva dell’amante è di solito di due tipi: rancorosa e speranzosa.
L’amante rancoroso si chiede perché quella stronza (sic) non lo caghi, e di solito si risponde con il sillogismo “A: alle donne piacciono gli stronzi; B: io non le piaccio; C: io non sono abbastanza stronzo”. Di solito finisce per rifugiarsi su certe pagine Facebook che puzzano di polluzione notturna e precipita in un vortice di odio per le donne che puzza di spirito adolescenziale.
L’amante speranzoso invece è convinto che l’amata non si sia ancora accorta di tutte le sue eccezionali doti intellettuali, emotive et altro e che l’amicizia sarà l’occasione perché lei scopra queste fenomenali qualità. È solo questione di tempo, dice a sé stesso, d’altronde anche Lily Evans si è innamorata di Severus Piton/Snape alla fine, no? (spoiler: no. è finita a figliare con quel bellimbusto di James Potter).
Entrambi sbagliano perché incolpano l’amata del suo disinteresse e si concentrano sull’idea “come uscire dalla friendzone”.
Uscire dalla friendzone è facile, basta non entrarci:
(No, amici no)
Nel gioco della seduzione, non si può incolpare una persona se non le piacciamo. O è colpa della situazione -non ci si piace- o del seduttore. La friend zone è un fallimento personale dell’amante e incolpare l’amata non servirà a nulla, lamentarsene neppure, se non a ripetere gli stessi errori. Come si dice nella capitale: “fattele du’ domande zio”.
Zio, ti sei fatto due domande? Eccoti la risposta.
Una friend-zone è un’opportunità da sfruttare. Avere un’amica significa avere una donna che ti dice ciò che altre donne non ti diranno mai, ma per cui decideranno di non accoppiarsi con te. Dettagli sul tuo abbigliamento, sul tuo atteggiamento, sulle tue battute che credi facciano ridere ed invece ti fanno fare la figura del coglione, persino sul tuo alito. Una miniera di informazioni che puoi sfruttare alla prima occasione con un’altra donna. Lasciati cambiare.
Oppure no. Continua a essere come sei, a lamentarti, a subire le cose a essere, insomma, il tipo di ragazzo con cui una ragazza non starebbe mai, ma potrebbe proporre di restare amici.
(Ed eventualmente finirai ad essere l’insegnante di pozioni di suo figlio)