Fuori le auto passano. Qualcuno suona anche il clacson nervosamente -sono tutti di fretta. La gente passeggia attorno a noi. Chiacchiera allungando le vocali, ride e scherza. Finalmente è venerdì e porta via lo stress di questa settimana. Loro sono fuori a bersi Milano. Noi stiamo scopando in un furgone parcheggiato per strada.
La Spora è Veronica Benini, una personalità del web che non so manco come definire. Poliglotta (sa dire pompino in italiano, francese, inglese e spagnolo), web influencer markettara, ex manager-architetta, insegnante di portamento su scarpe col tacco e scrittrice -Tacco 12 per Sperling & Kupfer, Guida Bionda per Influencer in eBook.
In questo periodo la Spora si sposta da una città all’altra per intervenire a conferenze, presentazioni del suo libro ed eventi vari. Per poter affrontare questa vita da raminga, la Spora si è inventata lo Spora Wagon, per gli amici Lucio: un furgone progettato e trasformato in camper, completo di vano porta Vespa, tavolino fashion, tavolo convertibile in letto, mini frigorifero e persino sacco da boxe.
Qualche settimana fa ho conosciuto Lucio ad un aperitivo organizzato a bordo per presentarlo al mondo social di internet. Ho portato qualche birra, un sacchetto di patatine e la mia faccia da culo. La prima domanda che ho rivolto a Spora è stata: “hai già testato Lucio?”. La seconda è stata: “posso testarlo anche io?”. Entrambe le risposte sono state affermative.
Ho invitato a cena la mia compagna. Abbiamo ordinato del tipico cibo milanese e nel camper della Stiletto Academy, abbiamo brindato a noi. Sei paia di scarpe tacco dodici – o peggio – facevano i guardoni appollaiati su uno scaffale.
Il letto non era grande, ma io a 19 anni facevo sesso in una Fiat 500, sono abituato al peggio. Le sospensioni di Lucio hanno tenuto bene e anzi, sono state abbastanza rigide. I camper veri hanno delle sospensioni tipo ambulanza in GTA, sembra di stare appesi ad una molla. Lo Spora Wagon regge lo stress, il logorio della vita moderna e l’amore che si può consumare tra un editorialista di Trashic e la sua dolce metà con una quinta di seno.
Il tettuccio di Lucio non presenta segni di tacchi. Strano, ho pensato. Ho fatto indossare alla mia donna un paio di guardoni (non quelli usati per brindare a noi) e ho provato a rimediare. all’enorme vergogna. Ma ho capito che il tettuccio è troppo alto per farci arrivare i piedi. Però forse è colpa della mia morosa non altissima. Dovrò riprovare con qualche stangona di quelle che si incontrano agli eventi della Spora.
Il voto che do a Lucio come location di attività erotiche è 7. I materassi sottili, lo sanno tutti, fanno bene alla schiena. L’alto numero di cuscini e le dimensioni del letto facilitano alcune posizioni. Il tettuccio è abbastanza alto da non limitare la fantasia (tipo la pecorina senza dover stare attenti alla testa). Di contro, il bianco degli interni crea un effetto di asetticità, manca l’angolo incensi e la lampada a luce rossa da bordello anni ‘70. Anche il reparto musica lascia a desiderare (avete mai provato a fare sesso ascoltando i Massive Attack?). Infine, le poche finestre del furgone sono opache, limitando di parecchio i miei desideri di esibizionismo. Ma per quelli esistono gli smartphone e le dirette in streaming.
Il voto che do alla mia morosa come compagna di attività erotiche su un furgone è 4 (su un letto di un hotel a cinque stelle è 9.5 – ah, la poesia delle ragazze di destra!). Il voto che mi ha dato lei è stato un “se non ti passa questa fissa del camper, io ti lascio”.
