Piccolo aneddoto o Parabola:
Una mia ex-coinquilina (la chiameremo Barbie), era un’affascinante creatura che si vestiva tutta di rosa, aveva i capelli giallo canarino e amava più di ogni altra cosa passare OORE a farsi le unghie. Era adorabile, perché nella sua ingenuità e pur limitata intelligenza, aveva intuito che ero un po’ diversa da lei, e gongolava nel mettere alla prova la mia alienità al suo tenero mondo fatto di peluche e day-time del Grande Fratello. La lasciavo fare, ovviamente.
Una volta mi pose questo quesito:
“Maaaa…. Tu, no…? Cioèèèè… (giocando con una ciocca di capelli, N.D.A.) ma tu preferisci una cena a lume di candela con il tuo fidanzato che ti porta le rose rosse e c’è pure l’orchestra che suona la vostra canzone in sottofondo…. O preferisci andare con lui ad un concerto?”
Alla mia risposta (che vi lascio immaginare) si limitò a guardarmi come se fossi un blasfemissimo incrocio tra Padre Pio, Satana e Idris, e a strillare: “Che sei STRANAAA!”
Del resto, è giusto andare orgogliosi del modo in cui si ama, anche se sei una Barbie.